Archivia 29 Dicembre 2019

Pediatri,”Sindrome del bimbo scosso” si previene con l’informazione

da adnkronos.com/salute

La prevenzione della ‘shaken baby syndrome’ (Sbs), la ‘sindrome del bambino scosso‘ che potrebbe essere costata la vita a un bimbo deceduto oggi a Padova dopo giorni di coma, può essere effettuata attraverso il ricorso a diversi strumenti, tra cui: corsi di formazione per i genitori sul pianto dei neonati, per imparare a riconoscerlo e a gestirlo; una maggiore sensibilizzazione dell’opinione pubblica su questi argomenti; un piano di sostegno/intervento di sollievo per le famiglie sopraffatte e per i genitori che si sentono in difficoltà nel prendersi cura del loro neonato.

E’ quanto sottolinea la Società italiana di pediatria (Sip), che sul suo sito ricorda anche quanto messo in evidenzia da Terre des hommes nella campagna ‘Non scuoterlo’. Leggi tutto

Pavor nocturnus: come superare le paure

da ilpediatraonline.it

Il pavor nocturnus (terrore notturno) è un’alterazione qualitativa del sonno che rientra nel gruppo delle parasonnie (perturbazioni non patologiche del sonno). Inizia a manifestarsi intorno ai 2-4 anni e può continuare fino agli 11-12 anni. Più raramente, può colpire l’individuo adulto, in casi di particolare stress psicoemotivo. Sembra essere tipico di chi ha vissuto anche per pochi giorni esperienze spiacevoli o traumatiche (collegio, orfanotrofio, carcere). E’ anche possibile in corso di otiti medie effusive, stimolazioni sonore o luminose durante il sonno, stress,  distensione vescicale, ipertrofia adenoidea, febbre. Nella maggioranza dei casi, però, le cause restano sconosciute. Leggi tutto

Asma pediatrica: un quiz per capire se e’ sotto controllo

da quotidianosanita.it

L’asma colpisce il 12% dei bambini e il 14% degli adolescenti, ma troppe volte non è controllata e molto spesso i genitori non ne sono consapevoli.
Timori (spesso ingiustificati) degli effetti collaterali dei farmaci, interruzioni del trattamento senza consultare il medico, mancato riconoscimento dei sintomi ed errori nella somministrazione della terapia (anche dovute alla mancata corretta comunicazione tra medico e paziente) sono le principali cause dello scarso controllo dell’asma pediatrico.
  Un caso a parte sono i bambini molto piccoli (0-4 anni) nei quali l’asma è addirittura sotto-diagnosticata a causa della ricorrente frequenza di infezioni respiratorie che possono esercitare un ruolo confondente. Le conseguenze di tutto ciò? Riacutizzazioni, evoluzione verso la cronicità, alterata qualità della vita, rischi per la salute, maggior ricorso a farmaci di soccorso e più costi per la sanità pubblica.

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