Archivia 26 Maggio 2019

Da 0 a 16 anni come cambiano le paure dei bambini

da Bambinopoli.it

La paura è un meccanismo di difesa che ci permette di metterci al riparo da situazioni che potrebbero compromettere il nostro benessere. Cambia, quindi, in base alle situazioni contingenti, al nostro stato e, naturalmente, al variare della nostra percezione della realtà. 


Le paure dei bimbi non vanno assolutamente minimizzate. Come disse Richard Keith Chestertonle favole non insegnano ai bambini che i mostri esistono. Questo lo sanno già. Insegnano ai bambini che possono essere sconfitti‘.
Compito degli adulti, quindi, non è annullare le paure, ma rassicurarli e mostrar loro la strada per affrontarle e sconfiggerle.

 

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Contro il Rotavirus #unapreoccupazioneinmeno

da Adnkronos.com/salute

Un caso al minuto, circa 27.000 al mese, più di 400.000 bambini colpiti ogni anno: questi i numeri in Italia di una malattia diffusissima ma poco conosciuta, la gastroenterite da Rotavirus (Garv). Una malattia che colpisce i bambini al di sotto dei cinque anni, spesso entro il primo anno di vita, provocando diarrea, febbre, vomito e disidratazione e che può diventare così grave da richiedere il ricovero in ospedale, al fine di reintegrare i fluidi persi. A causarla un virus in grado di sopravvivere molto bene nell’ambiente: estremamente contagioso, si trasmette con grande facilità per via oro-fecale, ma anche attraverso il respiro o tramite il semplice contatto con superfici contaminate, non esclusi i giocattoli. Prende così il via #unapreoccupazioneinmeno, campagna d’informazione e prevenzione di Gsk con il patrocinio della Fimp (Federazione italiana medici pediatri) per diffondere una maggiore consapevolezza sulle insidie del Rotavirus e su come prevenirne l’infezione.

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La Sesta Malattia

È una malattia provocata dall’Herpes virus 6, che esiste in due forme e quindi si può contrarre due volte. È nota con questo nome perché è il sesto esantema infettivo descritto in medicina. La sesta malattia colpisce soprattutto bambini piccoli tra i 6 mesi e i 2 anni di età, ed è più frequente in autunno e in primavera, pur essendo presente nel corso di tutto l’anno. Si trasmette attraverso un contatto diretto con il muco o la saliva del paziente infetto, oppure con le goccioline respiratorie emesse con la tosse, gli starnuti o anche semplicemente parlando.
 
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