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Parolacce e volgarita’ : come comportarsi

da bambinopoli.it

Le sentono a scuola, in televisione o su YouTube, dai fratelli più grandi. Parolacce, volgarità, allusioni sessuali girano sulla bocca dei bambini. Come comportarsi?

Che le diciate o no, che siate sempre stati molto rigidi in merito o no, le parolacce prima o poi entreranno in casa vostra, presenti nei discorsi e nelle espressioni ei bambini che le sentono a scuola, le imparano in televisione o su YouTube, le ereditano dai fratelli più grandi.

Non serve stupirsene e non occorre essere ipocriti: le volgarità fanno parte della società da sempre e per i più piccoli rappresentano da un lato un terreno di emoluzione, dall’altro di sfida contro i genitori e gli insegnanti, dall’altro ancora di fascino verso il proibito.
È importante, quindi, di fronte a un bambino che dice parolacce , sapere come comportarsi, per non alimentare questo meccanismo e al contempo per bloccare sul nascere un comportamento poco educato.

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Covid, riniti,allergie: i consigli per distinguere Omicron dai disturbi di stagione

da sky.it

La primavera è anche la stagione di allergie, asma, riniti e rinocongiuntivi. È quindi importante cercare di non confondere i sintomi di questi disturbi con quelli del coronavirus, soprattutto delle varianti Omicron e Omicron 2. Anche se, come ricordano gli esperti, solo il tampone molecolare può escludere o confermare con certezza un’eventuale positività al Covid. Ecco i consigli dell’immunologo Mauro Minelli, responsabile per il Sud-Italia della Fondazione per la medicina personalizzata

Questi disturbi di stagione sono “patologie che hanno indubbiamente un forte impatto sulla popolazione considerando che, secondo fonti aggiornate e accreditate, in Italia circa la metà della gente soffrirebbe di allergie respiratorie con un trend in aumento costante. Questi dati non possono e non devono essere sottostimati e in tempi di Covid, inevitabilmente, portano a dover operare un’indispensabile differenziazione, tanto più se correlati all’azione patogena di Omicron”, spiega l’immunologo ad Adnkronos

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Ora legale: quali disagi provoca?

da bambinopoli.it

Il 27 marzo, alle 2am, le lancette si sposteranno un’ora in avanti, regalandoci un’ora di luce in più la sera e togliendoci un’ora di sonno al risveglio.

A tutti gli effetti, quindi, si entra nella primavera, nei pomeriggi infiniti trascorsi a giocare all’aperto, nei risvegli faticosi e, per lo meno nei primi mesi, bui e freddi (per lo meno per chi la mattina è abituato a svegliarsi presto).
Sebbene questi cambiamenti rappresentino un problema minimo per un adulto (anche se è stato notato che il giorno successivo al cambio dell’ora aumenta il numero di interventi del servizio sanitario per problemi, soprattutto, di tipo cardiaco), anche un’ora di differenza può essere problematica per un bambino, in particolare se abituato a orari rigidi e a una routine piuttosto serrata.
Come aiutarlo, dunque, a ritrovare il suo bioritmo e a non accusare eccessivamente il cambiamento?

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