Morbillo, allarme epidemia in Gran Bretagna dopo il calo delle vaccinazioni. E in Italia?

Morbillo, allarme epidemia in Gran Bretagna dopo il calo delle vaccinazioni. E in Italia?

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da corriere.it

In Gran Bretagna, dopo che per anni sono diminuite le percentuali di vaccinazione dei bambini, ora si parla di «epidemia di morbillo», come riferisce il New York Times. Tra il 1° ottobre 2023 e la fine di febbraio di quest’anno, secondo i dati dell’Agenzia inglese per la sicurezza sanitaria,  sono stati confermati 650 casi di morbillo. E ora si sta pensando a come affrontare i livelli troppo bassi di immunizzazione: 84,5% alla fine dell’anno scorso, rispetto alla soglia di sicurezza del 95%, ma a Londra si è registrato un tasso di copertura, ancora inferiore, pari al 73,1%. C’è da preoccuparsi anche in Italia per il «ritorno» del morbillo? Cosa fare?

La diffusione di questa malattia infettiva molto contagiosa e che può diventare anche pericolosa è in aumento in tutta Europa, tanto che la stessa Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha di recente lanciato l’allarme, invitando tutti gli Stati membri a massimizzare gli sforzi per raggiungere e mantenere un’elevata copertura vaccinale per il morbillo e tutte le altre malattie prevenibili con i vaccini. Nel 2023, i casi di morbillo nel continente europeo, sono aumentati di oltre 40 volte, rispetto all’anno precedente, passando da meno di mille a oltre 40 mila. E sono stati registrati 21mila ricoveri ospedalieri e 5 morti. Ma la malattia, sottolinea l’Oms, si può prevenire col vaccino e nessuno dovrebbe più morire di morbillo.

 

Nel nostro Paese il sistema di sorveglianza, coordinato dal Dipartimento Malattie Infettive dell’Istituto Superiore di Sanità, nel 2023 ha registrato 43 casi di morbillo, in netta risalita rispetto ai 15 del 2022. Un tendenza in crescita, visto che, come riferisce l’Iss, a gennaio del 2024 sono stati segnalati 29 casi di morbillo e a febbraio 35, in totale 64 nei primi due mesi; nel 30%-40% si tratta di casi importati.

Nel nostro Paese il sistema di sorveglianza, coordinato dal Dipartimento Malattie Infettive dell’Istituto Superiore di Sanità, nel 2023 ha registrato 43 casi di morbillo, in netta risalita rispetto ai 15 del 2022. Un tendenza in crescita, visto che, come riferisce l’Iss, a gennaio del 2024 sono stati segnalati 29 casi di morbillo e a febbraio 35, in totale 64 nei primi due mesi; nel 30%-40% si tratta di casi importati.

Il morbillo è una malattia infettiva molto contagiosa provocata da un virus che si trasmette per via aerea e causa febbre alta, faringite, congiuntivite ed una caratteristica eruzione cutanea (esantema). 
Può diventare pericoloso in quanto può causare gravi complicanze, relativamente rare, dovute principalmente a superinfezioni batteriche: otite media, laringite, diarrea, polmonite o encefaliti (infiammazioni del cervello), fino alla più insidiosa encefalite, che può provocare danni permanenti quali ritardo mentale, epilessia, sordità e in alcuni casi essere mortale.
Il morbillo si può prevenire con la vaccinazione, obbligatoria e offerta gratuitamente a tutti i bambini dal Servizio sanitario nazionale: può essere somministrata mediante vaccino combinato quadrivalente MPRV (morbillo-parotite-rosolia, varicella) oppure tramite vaccino trivalente MPR (morbillo-parotite-rosolia). La prima dose viene somministrata nel secondo anno di vita; il richiamo a 5-6 anni.

marco

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