10 cose da dire che rendono felice un bambino

10 cose da dire che rendono felice un bambino

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da bambinopoli.it

La tendenza è quella di dire al bambino quello che non deve fare. Spesso il suo operato viene messo in discussioni con frasi fortemente negative che minano l’autostima del piccolo. Con i figli si tende a essere più critici che costruttivi. Cosa dire, invece, a un bimbo per renderlo più felice?

Mamma e papà, spesso a fin di bene, hanno la tendenza a pronunciare coi loro figli più frasi di rimprovoro o esortazione, spesso volte in negativo per mettere in luce quello che il bambino non fa o non ha fatto, che frasi di incoraggiamento, amore, affetto.
In un certo senso, il bene viene dato per scontato. Le regole, invece, vanno costantemente ribadite.
Sebbene, come sosteniamo da sempre, le regole siano importanti e necessarie, rafforzare l’autostima del bimbo con le parole giuste, lo è altrettanto.

Ecco, dunque, 10 frasi che vanno dette almeno una volta al giorno al piccolo per aiutarlo a stare meglio:

  1. Bravo! Hai fatto questo (o quello) molto bene!
     
  2. Se hai bisogno che ti aiuti, chidi pure e io ti aiuterò.
     
  3. Sono molto fiero/a di te. Bravo!
     
  4. Lo sai che ti voglio molto bene, vero?
     
  5. Non aver paura. Riuscirai a ottenere quello che vuoi. Impegnandoti e non arrendendoti
     
  6. So che sai fare tutto da solo. Ma la mamma (o il papà) ci sono se vuoi
     
  7. Io mi fido di te. E credo in quello che mi racconti
     
  8. Ogni giorno che passa sei più competente e bravo nel fare le cose
     
  9. Che bella sorpresa che mi hai fatto
     
  10. Io so che sei un bravo bambino

UNA PICCOLA NOTA SULLA PAROLA ‘BRAVO’

‘Bravo’ e ‘cattivo’ vengono spesso usati come aggettivi di merito che connotano non tanto l’operato del bambino. Quanto il suo modo di essere. In realtà, ogni bimbo andrebbe ‘valutato’ per ogni singola azione che compie. Un piccino che riesce a vestirsi da solo, che va bene a scuola, che fa tutti i compiti… è un bravo bambino. Ma lo sarebbe anche se non facesse queste cose. Magari si può provare ad aiutarlo, spiegargli come deve fare, stargli vicino. Ma non giudicarlo per eventuali sue mancanze, soprattutto se queste sono presenti nonostante la buona volontà.
Non è mai bene giudicare qualcuno. A maggior ragione se il ‘qualcuno’ è un bimbo. Occorre comprendere, imparare ad ascoltare e, comunque, far sentire ai propri figli l’amore incondizionato che proviamo per loro. Senza negare l’eventuale nostra delusione. Ma spiegando bene che è passeggera e non intacca assolutamente l’opinione positiva che abbiamo di lui.

marco

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