Come organizzare lo studio per la didattica a distanza

Come organizzare lo studio per la didattica a distanza

Share this content:

da bambinopoli.it

La scuola a distanza, per un bambino di 6, 7, 8 anni, è un’esperienza faticosa che richiede un impegno e una costanza, talvolta, superiori a quelli necessari per seguire le lezioni in presenza.

Davanti a un monitor per tante ore, infatti, soli nella propria cameretta (quando si ha la fortuna di poter essere da soli nella propria stanza e non di dover condividere l’ambiente con fratelli più piccoli, genitori che lavorano…), trovare la concentrazione non è semplice. Talvolta risulta frustrante persino intervenire, farsi ascoltare, fare domande.
Purtroppo, poco si può fare per migliorare dal punto di vista cognitivo ed emotivo l’esperienza. Ogni bambino ha una sua modalità di fruire l’insegnamento e ciascuno reagirà diversamente a seconda dell’indole e del carattere.
In generale, però, si può cercare per lo meno di rendere quanto più confortevole possibile il contesto e l’ambiente in cui il bambino studia. Ecco qualche consiglio:

  1. DEVICE
    Pur sapendo che si tratta di un discorso generale e che non tutti possono permettersi l’acquisto di un nuovo tablet o computer, la cosa ideale, per chi ne ha la possibilità, è dotare il bambino di un suo strumento personale. Che sia un tablet o un computer poco importa. Ciò che conta è che il bambino possa fruirne in modo autonomo in modo da non doverselo contendere con i genitori, magari anche loro impegnati al lavoro.
    Ne esistono di tutti i costi e caratteristiche. Per seguire le lezioni a distanza non serve l’ultimo modello: i programmi necessari sono pochi (una piattaforma di incontri – Zoom, Meet, Teams…; forse un programma di posta; eventualmente il pacchetto Office (anche se difficilmente questo viene richiesto alle elementari).
    Quello su cui, eventualmente, si potrebbe pensare di investire qualcosa in più, è un router più potente in grado di gestire al meglio la connessione.
     
  2. CUFFIE
    Dotate il bambino di cuffie. Soprattutto se non ha una stanza tutta sua in cui poter seguire le lezioni, le cuffie sono fondamentali per ascoltare gli insegnanti senza disturbare gli altri fratelli o i genitori che lavorano. Anche in questo caso, non serve l’ultimo modello sul mercato. Sono sufficienti delle normali cuffie con una buona ricezione.
    (Qui trovate la classifica di quelle considerate più adatte per caratteristiche e prestazione e il rimando ad Amazon, con i prezzi, per acquistarle)
     
  3. LA POSTAZIONE
    L’ideale sarebbe che il bambino avesse la possibilità di avere uno spazio suo, silenzioso e isolato dal resto della casa, in modo da riuscire a mantenere alta la concentrazione e non essere distratto. La scrivania dovrebbe essere collocata in una posizione luminosa ma mai con la luce alle spalle per evitare zone d’ombra mentre il bambino scrive e legge (l’ideale sarebbe con la luce che arriva da sinistra se il bambino è destrorso e da destra se è mancino).
    Libri, quaderni e tutto il necessario per seguire la lezione dovrebbero essere a portata di mano. La sedia dovrebbe avere una seduta comoda e in grado di sorreggere la schiena.
    Al termine di ogni lezione (dovrebbero durare circa 40/45 minuti l’una) il bambino deve essere invitato ad alzarsi e a fare una passeggiata, sgranchire le gambe, fare un po’ di movimento.

Finché lo concedono, alla fine delle lezioni, portate il bambino al parco, fatelo correre, tenetelo per quanto possibile all’aria aperta. Approfittate della primavera in arrivo e del fatto che per il momento, anche in zona arancione rinforzata, non hanno vietato le passeggiate all’aperto (per le zone rosse passggiate quotidiane intorno a casa, anche di un’oretta. I bambini hanno bisogno di vitamina D. Per loro è vitale).

marco

I commenti sono chiusi.