Covid-19, Sipps: si a socializzazione dei bimbi nel rispetto delle regole

Covid-19, Sipps: si a socializzazione dei bimbi nel rispetto delle regole

Share this content:

da doctor33.it

A ridosso dell’apertura dei primi centri estivi molte mamme e papà di domandano quali dovranno essere le misure da adottare per garantire ai figli la possibilità di giocare in sicurezza in ambienti in cui tanti bambini di tre anni si troveranno a stare insieme. La risposta viene dai pediatri della Sipps, la Società italiana di pediatria preventiva e sociale, che raccomandano distanziamento, igiene e mascherina: in vacanza, in spiaggia e nei centri estivi le norme anti-contagio vanno rispettate e non dimenticate.

«Tutti i bambini e i genitori aspettano di vivere questa nuova estate. Per i più piccoli è fondamentale socializzare, mantenere i rapporti di amicizia con i coetanei e scoprirne di nuovi.

Ma anche nei luoghi di vacanza e in spiaggia bisogna sempre rispettare le norme anti contagio: distanziamento, igiene e mascherina. Nei centri estivi, se si svolgono giochi che non possono garantire un’adeguata distanza tra i bambini, è giusto fare indossare loro le mascherine, che servono per proteggere loro stessi, ma soprattutto gli altri» spiega il presidente Sipps Giuseppe Di Mauro. Ma non basta indossarle, le mascherine chirurgiche vanno anche usate in modo corretto. In un bambino sano, anche se portate per diverse ore, non creano problemi, nemmeno per l’anidride carbonica, respirata e percepita in minima quantità. La mascherina, da indossare con mani ben lavate o disinfettate, va poi rimossa dalle orecchie e non toccata dal centro. Sostituendola, nel caso in cui si bagni. In questo modo i bambini, anche grazie ai controlli che verranno effettuati, potranno giocare in serenità. Di Mauro ricorda anche l’importanza della vaccinazione antinfluenzale al rientro dalle vacanze. «Consiglio a tutti i genitori di aderire alla campagna vaccinale 2020-2021. Già da metà settembre o al massimo fine ottobre, tutti i bambini da 6 mesi a 6 anni dovrebbero essere vaccinati. Dai 7 ai 16 anni lo consiglio a quelli che hanno particolari patologie. Così facendo raggiungiamo due obiettivi: da un lato eliminiamo il problema di confondere l’influenza stagionale con il Covid-19 e dall’altro, cosa che ormai è stata ampiamente dimostrata, riduciamo l’aggressività virale nelle persone vaccinate in caso di infezione» conclude il presidente Sipps.

marco

I commenti sono chiusi.