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Rapporto Vaccini 2022 Aifa: 19 milioni di dosi somministrate, reazioni avverse nello 0,048% di casi, in calo del 39%

da popsci.it

 

La valutazione delle segnalazioni di sospette reazioni avverse a vaccini non ha evidenziato alcuna allerta di sicurezza con potenziale impatto negativo sul rapporto beneficio-rischio dei vaccini autorizzati. E’ la conclusione a cui è giunta l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) che ha pubblicato oggi un focus sul Rapporto Vaccini 2022, riguardante le reazioni avverse in collaborazione con Istituto Superiore di Sanità, e con il Gruppo di Lavoro per la Vaccinovigilanza composto dai Centri Regionali della Farmacovigilanza, dai rappresentanti degli Uffici di Prevenzione delle Regioni e Ministero della Salute.

Esclusi i vaccini anti-Covid, oggetto di altre pubblicazioni, nel 2022 sono state circa 19 milioni le dosi somministrate in Italia. Rispetto a queste sono state inserite nelle Rete Nazionale di Farmacovigilanza 10.967 segnalazioni, di cui 9.077 riferite a sospette reazioni avverse verificatesi effettivamente nel 2022, con un tasso pari a 47,8 segnalazioni ogni 100 mila dosi somministrate, pari a uno 0,048% di casi. Dato in calo del 39% rispetto alle segnalazioni dell’anno precedente. Risultano tassi di incidenza dello 0,048% per tutte le somministrazioni, percentuale che scende allo 0,0028% nei casi con almeno un evento grave. Numeri che vanno poi letti in filigrana, perché nei casi seguiti da decesso, la valutazione delle informazioni disponibili ha portato a concludere che non vi era alcuna correlazione con la vaccinazione.

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VACCINAZIONE ANTINFLUENZALE

Come ho fatto negli ultimi anni, dal 18 Ottobre iniziero’ le vaccinazioni antinfluenzali presso il Centro Vaccinale di Via Valdambrini 115.

Verranno effettuate il venerdi mattina, la vaccinazione e’ gratuita .

E’ possibile prendere appuntamento in segreteria chiamando lo 0766 533795 dalle 11 alle 13 e dalle 15 alle 18 tutti i giorni

Superbatteri resistenti ai farmaci. Lancet: 39 milioni di morti nel mondo entro il 2050

da quotidianosanita.it

 

Più di 39 milioni di persone in tutto il mondo potrebbero morire direttamente a causa di infezioni resistenti agli antibiotici nei prossimi 25 anni, da oggi al 2050. E la resistenza antimicrobica sarà associata in qualche modo a un numero più ampio di 169 milioni di decessi. E’ la stima prospettata nella prima analisi globale dei trend di questa emergenza silenziosa, pubblicata sulla rivista ‘The Lancet‘. Gli autori dello studio indagano sull’impatto dei super batteri. Quello che emerge dal loro lavoro è che, se tra il 1990 e il 2021 hanno perso la vita per la resistenza antimicrobica (Amr) oltre 1 milione di persone l’anno, la stima dei potenziali impatti fino al 2050 per 204 Paesi e territori indica che questi decessi “aumenteranno costantemente nei prossimi decenni”, raggiungendo un +70% entro il 2050 (quando i morti per resistenza agli antibiotici ci si aspetta saranno 1,91 mln).

Nello stesso periodo, il numero di decessi in cui i batteri resistenti svolgono un qualche ruolo aumenterà di quasi il 75%, da 4,71 milioni a 8,22 milioni l’anno

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