Superbatteri resistenti ai farmaci. Lancet: 39 milioni di morti nel mondo entro il 2050

da quotidianosanita.it

 

Più di 39 milioni di persone in tutto il mondo potrebbero morire direttamente a causa di infezioni resistenti agli antibiotici nei prossimi 25 anni, da oggi al 2050. E la resistenza antimicrobica sarà associata in qualche modo a un numero più ampio di 169 milioni di decessi. E’ la stima prospettata nella prima analisi globale dei trend di questa emergenza silenziosa, pubblicata sulla rivista ‘The Lancet‘. Gli autori dello studio indagano sull’impatto dei super batteri. Quello che emerge dal loro lavoro è che, se tra il 1990 e il 2021 hanno perso la vita per la resistenza antimicrobica (Amr) oltre 1 milione di persone l’anno, la stima dei potenziali impatti fino al 2050 per 204 Paesi e territori indica che questi decessi “aumenteranno costantemente nei prossimi decenni”, raggiungendo un +70% entro il 2050 (quando i morti per resistenza agli antibiotici ci si aspetta saranno 1,91 mln).

Nello stesso periodo, il numero di decessi in cui i batteri resistenti svolgono un qualche ruolo aumenterà di quasi il 75%, da 4,71 milioni a 8,22 milioni l’anno

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Nelle emergenze pediatriche è bene centellinare l’imaging avanzato

da doctor33.it

Negli ultimi decenni, l’imaging diagnostico ha visto un progresso significativo, diventando più accurato, veloce e disponibile. Modalità avanzate come l’ecografia, la tomografia computerizzata (CT) e la risonanza magnetica (MRI) sono frequentemente utilizzate nei pronto soccorso per facilitare la diagnosi e la gestione clinica. Tuttavia, l’uso crescente di questi strumenti non è privo di rischi.

Ora uno studio pubblicato su Pediatrics da un team multidisciplinare guidato da Jennifer R. Marin dell’Università di Pittsburgh ha predisposto alcune raccomandazioni per ottimizzare l’uso dell’imaging avanzato nei bambini in pronto soccorso. Questo lavoro mira a bilanciare i benefici diagnostici con i potenziali rischi, quali esposizione alle radiazioni e costi sanitari elevati. Un aspetto cruciale è l’applicazione del principio ALARA (As Low As Reasonably Achievable), che suggerisce di minimizzare l’esposizione alle radiazioni senza compromettere la qualità diagnostica.
Il documento sottolinea che oltre l’80% dei pazienti pediatrici negli Stati Uniti riceve cure d’emergenza in pronto soccorso generici, che spesso trattano meno di 10 bambini al giorno. Di questi, quasi il 25% non dispone di protocolli di riduzione della dose per la CT e la radiografia.

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DALLA SIPPS CONSIGLI E RACCOMANDAZIONI PER AFFRONTARE LE MALATTIE ESTIVE PIU COMUNI

da quotidianosanita.it

La stagione estiva può nascondere diverse insidie per tutta la famiglia. La Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (Sipps) sottolinea l’importanza di affrontare queste insidie in modo corretto per garantire un’estate sicura per tutti.

Virus e batteri, infatti, non vanno in vacanza e, complice il caldo, il contatto con laghi o piscine e la vita all’aperto, il rischio di infezioni e malattie aumenta. Tra le più diffuse si segnalano infezioni cutanee, gastroenteriti, intossicazioni alimentari e allergie da punture di insetto.

Ecco i consigli e le raccomandazioni della Sipps per affrontare le malattie estive più comuni del bambino:

Infezioni cutanee: l’impetigine è un’infezione batterica molto contagiosa che colpisce soprattutto i bambini. Gli agenti eziologici principali sono lo Streptococco beta-emolitico di gruppo A e, più raramente, lo Stafilococco aureo. Questa infezione causa vescicole-bolle che si risolvono in 4-8 giorni. Nelle forme più lievi e superficiali è sufficiente un trattamento locale con antisettici per ammorbidire e rimuovere le squame crostose, insieme all’uso di antibiotici topici da applicare 2-3 volte al giorno per almeno una settimana dopo la scomparsa delle lesioni. Il trattamento antibiotico orale è necessario quando le lesioni sono più estese o profonde, oppure se il bambino è immunodepresso. In questi casi, il farmaco più indicato è l’amoxicillina con acido clavulanico, sempre sotto prescrizione del pediatra.

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