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Un ‘ App per insegnare la Carta dei diritti dei bambini in Ospedale

da bambinogesu.it

Si chiamano Tommy e Ollie i simpatici personaggi protagonisti della app in realtà aumentata che guiderà bambini e ragazzi alla scoperta della Carta dei diritti del bambino in ospedale, un documento che rappresenta una vera e propria pietra miliare per la pediatria e che è importante rilanciare con forza. Attraverso il gioco, e con un linguaggio semplice e accattivante, i piccoli pazienti prenderanno consapevolezza dei loro diritti, durante il periodo delicato della malattia e del ricovero. Il testo della Carta originale è stato riscritto per l’occasione dalla Consulta delle ragazze e dei ragazzi dell’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, un gruppo di giovani dai 13 ai 17 anni, in modo da essere facilmente comprensibile per bambini e adolescenti.

L’applicazione, pensata per tutti gli smartphone, viene lanciata oggi da Aopi, Associazione ospedali pediatrici italiani – a cui aderisce anche l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù – e dall’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza (Agia). Leggi tutto

Come organizzare lo studio per la didattica a distanza

da bambinopoli.it

La scuola a distanza, per un bambino di 6, 7, 8 anni, è un’esperienza faticosa che richiede un impegno e una costanza, talvolta, superiori a quelli necessari per seguire le lezioni in presenza.

Davanti a un monitor per tante ore, infatti, soli nella propria cameretta (quando si ha la fortuna di poter essere da soli nella propria stanza e non di dover condividere l’ambiente con fratelli più piccoli, genitori che lavorano…), trovare la concentrazione non è semplice. Talvolta risulta frustrante persino intervenire, farsi ascoltare, fare domande.
Purtroppo, poco si può fare per migliorare dal punto di vista cognitivo ed emotivo l’esperienza. Ogni bambino ha una sua modalità di fruire l’insegnamento e ciascuno reagirà diversamente a seconda dell’indole e del carattere.
In generale, però, si può cercare per lo meno di rendere quanto più confortevole possibile il contesto e l’ambiente in cui il bambino studia. Ecco qualche consiglio: Leggi tutto

5 abitudini alimentari sbagliate da non trasmettere ai bambini

da bambinopoli.it

Sembra impossibile, ma sin dai primi mesi dell’allattamento e dello svezzamento, è possibile abituare i bambini ad avere un’alimentazione sana ed equilibrata, lontana da quelle cattive abitudini, decisamente molto diffuse, che spesso si protraggono anche in età adulta.

Vediamo, dunque, quali sono gli ‘errori’ più comuni che condizionano il gusto e, di conseguenza, l’alimentazione futura del bimbo.

 

  1. NIENTE ZUCCHERI. POCO SALE
    Sembra assurdo. Ma molti bambini vengono abituati al sapore dolce già durante l’allattamento, anche bimbi allattati al seno in modo esclusivo. Come? L’abitudine più diffusa è quella di immergere il ciuccio nello zucchero in modo da tranquillizzare il piccolo, per esempio, quando è agitato, non vuole dormire, piange.
    Un gesto apparentemente innocente che, però, si rivela particolarmente pericoloso perché condiziona il gusto del bimbo per sempre. 

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