VISITA ENDOCRINOLOGICA PEDIATRICA: A COSA SERVE

VISITA ENDOCRINOLOGICA PEDIATRICA: A COSA SERVE

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da bambinopoli.it

L’endocrinologia studia le ghiandole a secrezione interna e gli ormoni in relazione alla loro natura, produzione e azione.

Si occupa, in altre parole, di analizzare gli organi produttori di ormoni – ipofisi, tiroide, paratiroidi, fegato, pancreas, tessuto adiposo, surreni, ovaie, testicoli – per valutarne il corretto funzionamento, sviluppo e impatto sull’organismo.
Lo specialista diagnostica e tratta i disturbi che colpiscono le ghiandole a secrezione interna presenti nell’organismo umano e le patologie che da questi possono derivare.
L’endocrinologia pediatrica ha lo scopo di garantire e monitorare l’equilibrio ormonale negli organismi ancora in crescita, come quelli di bambini e adolescenti.

A COSA SERVE E PERCHÉ È IMPORTANTE SOTTOPORRE I BAMBINI A QUESTO TIPO DI ESAME

L’endocrinologia pediatrica svolge diverse funzioni e il suo campo di applicazione è vastissimo.
Ci si rivolge all’endocrinologo, per esempio, in caso di obesità del bambino per comprendere quale potrebbe essere la causa ormonale che favorisce questo stato; è utile anche per comprendere se ci sono problemi relativi alla crescita (circa il 3% della popolazione italiana ha una statura inferiore al terzo centile); sempre l’endocrinologo può fare uno screening per l’ipotiroidismo oppure in caso di malattie croniche quali il diabete mellito.
Insomma, i campi di applicazioni sono molteplici e molteplici le ragioni per sottoporre il bambino, soprattutto in età preadolescenziale, a una visita di questo tipo.

COME SI SVOLGE L’ESAME

A seconda della problematica per la quale ci si rivolge all’endocrinologo, l’iter della visita può cambiare così come i follow-up che seguono al primo incontro.
In generale, però, ciò che viene indagato è:

  • Anamnesi personale e familiare per escludere patologie genetiche familiari (mutazioni del gene SHOX, fibrosi cistica…), alterazioni dell’accrescimento legate a prematurità o basso peso alla nascita (SGA) o altre patologie croniche che possano giustificare problemi nella crescita;
  • Esame ematochimico, emocromo, funzionalità epatica e renale, funzionalità tiroidea e Ab antitransglutaminasi;
  • Età ossea eventualmente seguito da un esame di secondo livello che valuta lo stimolo dell’ormone della crescita (GH)
  • Valutazione dello stadio puberale per svelare patologie o alterazioni dello sviluppo puberale (pubertà precoce o ritardata vs ipogonadismo) la cui diagnosi precoce può prevenire alterazioni dell’altezza finale o far individuare patologie genetiche sottostanti (es Sindrome di Klinefelter o Turner…)

In particolare la valutazione dello stadio puberale e dei suoi disturbi, ritardo o anticipo/precocità, è importante al fine di escludere cause secondarie (ipogonadismo, sindromi genetiche o tumorali) e instaurare la terapia più idonea ove necessaria nel più breve tempo possibile.
È fortemente consigliata quando si riscontrano nel bambino segni di pubertà precoce (crescita dei peli in zona pubica, aumento del volume del seno, sudorazione eccessiva). Per i maschietti prima degli 8 anni. Per le bambine prima dei 9.

marco

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